Le Fiat Coupé e Cabriolet, disegnate da Pininfarina, sono autovetture sportive prodotte dalla Fiat tra il 1959 ed il 1966 e derivate dalla 1200 Granluce Trasformabile.
Nella seconda metà degli anni cinquanta la Casa di Torino decise di realizzare, utilizzando la meccanica ed il pianale della 1200 Trasformabile, una spyder dal gusto più elegante ed Europeo. La raffinata (e molto classica) carrozzeria disegnata da Pininfarina ricopriva una meccanica assolutamente invariata (salvo un lieve incremento di potenza a 59cv del 4 cilindri di 1221cm³). Nonostante il nome ufficiale fosse 1200 Cabriolet, la nuova vettura (lanciata nel 1959) era una vera spyder a 2 posti.
Alla fine dello stesso anno la versione con motore da 1,2 litri venne affiancata dalla più potente 1500 S Cabriolet, mossa da un motore bialbero Osca di 1491 cm³, capace di erogare 80 CV, derivato direttamente dal motore Osca MT4. La 1500 S, riconoscibile per la nuova mascherina che riprendeva quella del 1200, aveva anche freni anteriori a disco.
Alcune 1500 S venivano allestite direttamente nelle officine OSCA ed erano riconoscibili esteticamente per qualche appendice in più aerodinamica che le rendeva più aggressive nella linea e soprattutto il motore aveva 20 CV in più rispetto alle cugine prodotte in casa Fiat. Queste fuoriserie sono tuttora molto ricercate perché molto rare
Nel 1963, in corrispondenza del lancio della Fiat 1500 Berlina, la 1200 Cabriolet, adottò il motore di 1481 cm³ da 72 CV, diventando 1500 Cabriolet. La meccanica, arricchita dei freni anteriori a disco, rimaneva motore a parte, quella della precedente 1200. Accanto alla nuova 1500 era disponibile la più potente 1600 S, sia spyder che, per la prima volta, coupé, mossa da una versione di cilindrata maggiorata a 1568 cm³ (90 CV) del motore Osca, dotata di freni a disco su tutte e quattro le ruote e riconoscibile per una presa d'aria sul lato sinistro del cofano motore in corrispondenza dei carburatori.
Nel Settembre del 1963 cambia il look del muso in entrambe le vetture: sparisce la presa d'aria dinamica sul cofano; il motore viene leggermente abbassato sul telaio, in modo da poter lasciare il cofano "piatto"; viene adottata una più moderna griglia anteriore orizzontale a tutta larghezza (nella versione 1600S vengono anche aggiunti due fari di profondità di diametro leggermente inferiore ai principali, sebbene questi ultimi mantengano sia la luce anabbagliante che abbagliante); il paraurti anteriore perde le due caratteristiche "banane" verticali, sostituite da due rostri ogivali simili a quelli della contemporanea berlina 1300-1500.
Il cambio su questa versione, nei primi mesi ancora a 4 marce, all'inizio del 1964 diventa finalmente a 5 marce, decisamente più godibile. Nel 1966 questa vettura viene poi sostituita dalla 124 spider.
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